Italia magnifico quartiere residenziale, non periferia economica dell’Europa

 

Italia è uno dei più bei quartieri residenziali d’Europa, mi guardo dal dire il più bello per evitare enfasi e nazionalismi che è bene lasciamo ad altri, in ogni loro forma. Nessuna delle quali forme, però, deve sfiorare la pur minima idea che Italia, come ogni altro Paese europeo in eurozona o no, sia periferia economica. Oggi (lunedì 30 marzo), a quanto pare, Macron ha cambiato direzione di marcia: dalla posizione di complice di nefandezze come i meccanismi economici penalizzanti il nostro Paese, è passato ad altra a sostegno di Italia e Spagna. Bene, sarebbe rassicurante, per quello che può rassicurare; perché resta sempre chiuso, ma tremendamente maleodorante, l’armadio con dentro i brandelli di come gli über alles cucinarono la Grecia affibbiandole anche carichi che in realtà erano serviti a pagare i debiti della Francia. O sbaglio? E se non sbaglio, non esiste un tribunale atto ad appurare responsabilità e manovratori e condannare per crimini come quello? Ma con ergastoli veri. All’interno dell’eurozona, non al largo di Utopia o dell’arcipelago promesse dove magari governerebbe il solito immancabile scellerato che cavalca la determinazione più dozzinalmente retrograda e le sciagure a propria propaganda.

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