Pier Paolo Pasolini 5 marzo 1922 – 2 novembre 1975

Ricordo la notizia, forse in radio forse alla televisione, quella tarda mattina di pioggia battente al risveglio a casa di non ricordo chi, a un piano alto di un caseggiato di Montesacro, in una Roma apparentemente o forse realmente sempre indifferente a tutto che quella mattina parve interamente diventata orfana o almeno così mi è sempre sembrato fino ai primi dubbi di adesso dovuti a quanto diventino inverosimili le sensazioni e i ricordi eccezionali quando la distanza nel tempo lavora a farli apparire non credibili e non certi per la loro assolutamente nitida precisione emozionale.
Molto moderatamente credo che Pasolini per un qualche motivo ancora sempre solo a lui tanto chiaro prima che a chiunque altro ci adotterebbe adesso che altrettanto evidentemente da così tanto tempo non siamo certamente suoi figli. Riposiamo pure in pace.

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